Duole essere così poco raffinati e persino vagamente qualunquisti, però ragazzi davvero.
Qui non si capisce veramente un cazzo.
Voglio dire, ce l’avete un copione? Uno straccio di idea tenuta stretta sin dall’inizio? Qualcosa che assomigli a un programma, a una linea perseguita con coerenza?
Sapete cosa fare?
Perché noi, francamente, non molto.
Fosse mai successo che uno dicesse una cosa del tipo:
State male (cioè febbre, perdita del gusto, difficoltà di respirazione)?
Allora fate questo (chiamate il medico di base / ospedale)
e succederà questo (veniamo a farvi il tampone, il risultato arriverà, vi diremo, sarete ricoverati).
e sopratutto, fare in modo che poi accada davvero.
Negligenza, incapacità, parole vuote. Oppure tutto affidato alle virtù dei singoli medici, le Regioni per sè e, come sempre, Dio contro tutti.
Qui stiamo a discutere se uno che ha la casa al lago (ma per chi ci avete preso, per George Clooney?) può farsi un tuffetto in santa pace e non abbiamo la minima idea sul fatto che ci sia o meno una rete di sicurezza generale per tutti noi. Perché la fuori, il Virus mi pare sempre lo stesso. O sbaglio? Te lo becchi e forse crepi, ma invece ci domandiamo se sia una buona opzione andare a trovare i cugini di sesto grado a Strambino per farsi una bella sgambata, finalmente.
Parlateci di medicina e Stato, non di precetti da quiz.
Vi ha sfiorato il dubbio che nel resto del mondo (USA esclusi, gli altri grandi cialtroni allo sbando, come sempre durante le calamità) stiano dando un’impressione di maggiore capacità? Di “visione”?
Le conferenze sembrano prediche di curati in villeggiatura e a me interesserebbe sapere qualcosa di più sui tamponi piuttosto che sulle omelie.
E poi, ma chi ve li scrive i testi? Un poeta di instagram? Pensate davvero di dare un’impressione di risolutezza? Non vi ha sfiorato il dubbio di assomigliare a quelli che vanno spinti sul palco con un calcio in culo (“Cristo, vai fuori, dì qualcosa, qualsiasi cosa, che la sala è piena”).
Ma vi riguardate? E sopratutto, vi rileggete?
Le librerie che riaprono, i congiunti (??) da visitare, l’asporto sì, le seconde case, la concezione sportiva del tutto, il senso d’amore e di amore. Ma sul serio?
Vi siete fatti due domande su questa cosa delle “relazioni stabili”?
E l’app allora? (“Cazzo, è vero, quella l’abbiamo saltata”). C’mon…
Chi vi correggeva i temi al liceo, il Gabibbo? Che razza di letture vi hanno formato? Guardate che c’è gente che le parole le sa usare. Bastava anche solo chiedere a Paolo Pagliaro, quello che fa “il punto” dalla Gruber. Per dirne uno che sa spiegare un concetto bene, in modo chiaro. Pulito. Senza scomodare Aristotele o Kurt Vonnegut con una ouija board. Bastava una telefonata al numero giusto.
So che è difficile, però dai. Se non sulle misure, almeno sulla calibratura dello show direi che possiamo essere d’accordo: pessimo, quantomeno.
Non voglio ricordare il testo della Regina Elisabetta, ma non so, Ministra Azzolina, Lei l’ha visto Macron parlare della scuola?
Avete idea di com’è andata da noi? Tutto arruffato, ripetuto. Certi aggettivi ridondanti che tornavano indietro. “Vetusto”.
Quella sensazione di improvvisare, di vivere alla giornata, del buona la prima alè (tutti concetti che spero vengano spazzati via definitivamente quando torneremo umani).
L’idea che fino a un minuto prima di andare in onda ripassassero l’ordine delle battute, come dei guitti nei teatri parrocchiali.
Questa sciocchezza di “ci giudicherà la Storia”. Sbagliato. Purtroppo tocca giudicarvi ora.
Fa innervosire. Ma soprattutto tristezza.
Sappiatelo.
(e per spiegare ancora meglio il concetto, vogliate gradire il video del giorno, cortesemente suggerito nientemeno che da Paolo Spaccamonti)
https://www.youtube.com/watch?v=yBQy_S_k-qg
Backdoor riaprirà, si spera presto (il 18 maggio, pare), e i vinili torneranno a girare
ma se volete, siamo attivi per le spedizioni!
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