Kim Gordon

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In occasione dell’uscita del suo album, ecco la recensione, courtesy by Francesco Vignani

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KIM GORDON

NO HOME RECORD

MATADOR

O dell’arte di fare giri larghissimi per tornare a casa, volendo. Lo faceva intuire in fondo l’espressione della Gordon – non bastasse, cercate le parole di fuoco dedicate all’episodio nella sua autobiografia – durante il finale di Teenage Riot nell’ultimo concerto di sempre dei Sonic Youth. Insieme a quel senso che per lei che più che per l’ex marito e soci davvero si stesse chiudendo un capitolo, se da lì in poi poco sarà riportabile al (larghissimo) perimetro della band di NY. Non i Body/Head, da cui neppure strizzando uscirebbe l’ombra di una melodia, e neppure i più atmosferici Glitterbust.

Che si torni però a casa è lei stessa a raccontarlo, parlando di un disco nato proprio come agli inizi degli anni Ottanta: una chitarra, una drum machine e testi copiati e incollati dalle riviste. E un tema di fondo legato al concetto di identità nel mondo moderno che chissà quanto involontariamente passa dall’universale al personale, se diverse sono le identità della stessa Kim Gordon qua in gioco. Quella newyorchese, malgrado non ci viva più da anni, con brani come Air Bnb e Earthquake a risalire filologicamente la storia della loro autrice fino ai momenti più frastagliati di Experimental Jet Set…dei SY e una Sketch Artist a rileggerla in chiave post moderna su un arrangiamento elettronico fra Liars e Anohni. Come quella della Gordon di oggi, meno dogmatica e più disposta a lasciarsi guidare: notevole ad esempio in zona il lavoro del produttore Justin Raisen nelle frustate ritmiche di Don’t Play It Back come nelle luci accese sul noise di Murdered Out. Con un finale quasi a metà strada, fra la stoogesiana Hungry Baby e il feedback devitalizzato di una Get Yr Life Back Yoga sul cui testo molto si ricamerà, ma a suo modo chiosa perfetta per il disco che non speravamo più di sentire da miss Gordon.

FRANCESCO VIGNANI

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Daniel Johnston

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Try to remember
But my feelings can’t know for sure
Tried to reach out
But it’s gone
Lucky stars in your eyes
I am walking the cow
I really don’t know how I came here
I really don’t know why I’m staying here
Oh, oh, oh
I am walking the cow
Tried to point my finger
But the wind was blowing me around
In circles
Circles
dj
In loving memory of Daniel Johnston (1961 – 2019)



Votazioni Finali Clienti Backdoor 2018

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VOTAZIONI CLIENTI BACKDOOR 2018

Miglior disco del 2018:

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1-Daniel Blumberg – “Minus”

 a seguire

 2- Low “Double Negative”

3- Tirzah “Devotion”

4- Bodega “Endless Scroll”

5- 1975 “A Brief Inquiry Into Online Relationship”

6- Beak “>>>”

7- Yves Tumor “Safe In The Hands Of Love”

8- Josh Rouse “Love In The Modern Age”

9- Laish “Time Elastic”

10-Beach House “7”

11-Rolling Blackouts Coastal Fever “Hope Downs”

12-Neneh Cherry “Broken Politics”

13-Sons Of Kemet “Your Queen Is A Reptile”

14-Ryley Walker “Deafman Glance”

15-Goon Sax “We’re Not Talking”

16-Parquet Courts “Wide Awake!”

17-Damien Jurado “Horizon Just Laughed”

18-The Saxophones “Songs Of The Saxophones”

19-Stephen Malkmus & The Jix “Sparkle Hard”

20-Kacey Musgrave “Golden Hour”

 

Miglior concerto dell’anno

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1-Fitness Forever (Astoria, Torino)

2-New Order (OGR, Torino)

 

Miglior canzone dell’anno

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-Yves Tumor – “Lifetime”

2-varie canzoni di Daniel Blumberg

 

Miglior disco italiano dell’anno

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1-Il lungo addio – “Tutti nuotammo a stento”

2-Riccardo Sinigallia “Ciao Cuore”

3-Nu Guinea “Nuova Napoli”

4-Spaccamonti/Arbeit “CLN”

Miglior ristampa dell’anno

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1-Heroin In Tahiti – “Casilina Tapes”

2-The Beatles “White Album”

 

Disko minkia

a parimerito:

 

aphex

cosmo

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Aphex Twin – “Collapse EP”

Cosmo – “Cosmotronic”

Thegiornalisti – “Love”

 

Il nuovo governo ti manda al confino per sei mesi. Scegli tu dove:

 

1-Bequia, Isole Saint Vincent/Grenadine, 1991: con Papa Winnie (il clima fa la differenza)

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2-Zapponeta, Foggia, 1973: con Nicola Di Bari

(comunque un buon risultato, c’è anche chi ne approfitterebbe per andare a trovare sua zia Donata e chi sceglie il 1973 perché annata di grandi squadre di calcio: il Borussia di Monchengladbach, Derby County di B.Clough, Leeds di Don Revie, Liverpool di B.Shankly e Juve del Barone e di Pietruzzo Anastasi)

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nicola

 

 

 

 

 

3-Soletta, Svizzera, 1982: con i Krokus (scelto da chi vorrebbe tornare alle proprie origini metallare)

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4-Seul, Corea del Sud, 2012: con Psy (un solo voto…)

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Sei stato punito e incredibilmente finisci in un videoclip. Scegli tra:

 1-Window Licker. La tua faccia al posto di quella di Aphex Twin in bikini (ma con cautele tipo “vorrei conservare il pezzo di sotto del bikini)

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2-sei il prete di Dancing With Tears In My Eyes degli Ultravox! Ma poi muori, come tutti, per l’apocalisse nucleare (un buon risultato anche qui. Un’icona immortale, il prete del video)

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3-balli nudo/a con Beyoncè. Ma insieme a te, nudi, ci sono anche i suoi bodyguard (ci sono delle preoccupazioni maschili, ma giustamente una ragazza dice “Ovviamente con Beyoncè, piatto ricco mi ci ficco!”)

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4-interpreti Freddy Mercury in I Want To Break Free che fa la casalinga con i baffi (zero voti. Nessuno se la sente)

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Festa di Natale Backdoor

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Come ogni anno,

Siete invitati alla festa di Natale di Backdoor

Lunedì 24 verso fine mattinata

Tradizionale brindisi indie-rock, panettone di farro (e non solo), più squisitezze assortite

Purtroppo l’amministrazione Trump ha bloccato il Nostro Direttore alla frontiera,

quindi, ahinoi, niente regali texani.

Reagiamo con

IL NATALE DI CITTADINANZA

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Chi vuole, liberamente e senza impegno, porta un’idiozia (incartata) situazionista, brutta, assurda (sì riciclaggio, spesa minima) che verrà numerata, estratta e regalata tra i presenti direttamente dalla voce del Direttore stesso, in collegamento transoceanico da Houston.

 

Vi aspettiamo in ogni caso

Backdoor

(sempre aperti, anche domenica)

 

 

 

 

 

 

 

 



Max Collini

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Giovedì 13 dicembre

Magazzino sul Po

Via Murazzi del Po 10, Torino

Max Collini presenta Dagli Appennini alle Ande

ore 21 presentazione del libro

FONTANELLI, ENRICO

OFFLAGA DISCO PAX – CATALOGO #1 – #163

intervengono Maurizio Blatto ed Enrico Sola

a seguire:

Max Collini: Dagli Appennini alle Ande

Max Collini in questo spettacolo in forma di monologo reciterà – con il cuore in mano e in perfetta solitudine – alcuni dei racconti che ha scritto in prima persona e che più hanno caratterizzato il suo percorso artistico, per molti anni come voce narrante degli Offlaga Disco Pax e oggi con Spartiti – Jukka Reverberi + Max Collini

Apertura porte ore 21:00
contributo all’ingresso: 10 euro
evento riservato ai soci Arci

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