14 dicembre – Kate Tempest “People’s Faces”
https://www.youtube.com/watch?v=TSMffdtyOwI
Anche quando sono debole e mi sto per spezzare
e starò piangendo alla stazione ferroviaria
perché posso vedere i tuoi volti
C’è così tanta pace da trovare nei volti delle persone
Bè, in Inghilterra è andata come temevo, forse persino peggio. Diciamo che questo è il commento che faccio più o meno su tutto quello che accade nel mondo. Sentirsi rifiutati da quell’Isola, che tanto amiamo (bastano musica e calcio?) non è una bella sensazione. Forse dovrebbe insegnarci qualcosa il concetto di “sentirsi rifiutati”. Che gran tristezza. Come mi consolo? Nel solito modo, cerco rifugio e consolazione tra i dischi, tra quello che mi dicono. In quello che provano a cambiare, anche solo a modificare leggermente. Lo so, la musica forse non ha più quel potere, però . Chissà. Per dire, io credo in Kate Tempest, nel suo accento cockney, nella sua rabbia mista alla dolcezza che in quegli anni non puoi avere ancora smarrito del tutto. Migliaia di parole le sue, anche nei libri, sempre precise, malinconicamente taglienti. Ecco, lei è una delle mie speranze
London Call(ing)? Kate Answers
bonus:
https://www.youtube.com/watch?v=ffxrCDvJ8LI
Europe Is Lost. Epitaffio in rime e groove.