A ripensarci ora, a interpretare col senno del poi certi indizi, i segnali dell’Apocalisse c’erano tutti.
Siamo stati noi non abbastanza lucidi da saperli cogliere, da riuscire a decriptare l’allarme che contenevano nel loro involucro.
Pensateci.
Colgo l’occasione per riportare una mini carrellata. 7 come i Cavalieri, appunto, dell’Apocalisse. Alcuni sono miei, altri mi sono stati riportati. Per una questione di privacy (si dice sempre, in particolar modo quando sta per essere violata) non specificherò quali.
Ecco
1) La mia vicina di casa ha smesso di dire “dev’esserci qualcosa nell’aria”.
-analisi a posteriori: frase fatta tipicamente utilizzata per spiegare qualsiasi tipo di problema, dal nervosismo delle nuore alla perdita di sapore dei pomodorini da insalata. L’interruzione di questo mantra incontrovertibile testimonia che, infatti, qualcosa nell’aria era arrivato davvero il. Coronavirus.
2) Mi è cascato davanti, sul balcone, un pipistrello.
-analisi a posteriori: maledetto ratto volante, causa di ogni male. Pongo solo dei dubbi, alla fine è stato davvero lui a scatenare ‘sto casino? Ma soprattutto, qualcuno ha mai visto cascare bello duro un pipistrello dall’alto? In ogni caso, Batman o meno, è una chiara annunciazione di. Coronavirus.
3) L’improvvisa cessazione delle promozioni di Poltronesofà
-analisi a posteriori: considerato che i tanto adorabili Artigiani della qualità sono perennemente in televisione con un’offerta in scadenza dopo 24 ore, la loro assenza è indice di una soffiata. Quindi qualcuno “sapeva”. E ha avvertito per tempo Servizi Segreti, proprietari di seconde case e, ovviamente, quelli di Poltronesofà. Che così si sono mossi in anticipo sul. Coronavirus
P.S. Temo siano tornati, comunque.
P.P.S. Quindi, chi è che conta davvero in questo Paese?
4) L’aggressione della ciabatta
-analisi a posteriori: stavo prendendo la borsa del tennis e, dallo scaffale delle cose dimenticate, è cascata una ciabatta che mi ha colpito dritto in fronte. Precisa, lì. Chiaro, come a dire “ficcatelo in testa, ecco la Regina dei prossimi giorni. No escape. Te le puoi scordare le Clarks, a comandare sarò io”. E grazie al. Coronavirus.
5) Madre, che sei Madre
-analisi a posteriori: una domenica mattina la televisione era distrattamente accesa su un programma di agricoltura e cibo biologico (e sagre di paese con donne che frullano pietanze come rotative). Esattamente quando una valchiria del Centro Italia tesseva le lodi del lievito madre custodito e tramandato da generazioni come il singolo “Love Me Do” (prima stampa inglese) dei Beatles, un black out improvviso ha interrotto l’emissione di corrente elettrica. Un sovraccarico dovuto a forno, lavatrice e lavastoviglie all together oppure un chiaro avvertimento apocalittico, tipo “sarà il lievito madre l’unica risorsa che ti salverà dal dover uscire per comperare pane, pizza, torte, focacce et simili” e quindi ammalarti per colpa del. Coronavirus.
6) L’annuncio della reunion live dei Genesis
-analisi a posteriori: dissento, ma capisco che il nome e la minaccia di un tour globale pop prog vada giustamente interpretato. Poi, ognuno ha i suoi. Personalmente, se avessero ufficializzato il comeback degli Europe avrei infranto ogni divieto e sarei corso dall’esorcista implorando che mi proteggesse dal. Coronavirus.
7) La scomparsa delle pagine 230-249 del Televideo
-analisi a posteriori: il segnale definitivo dell’approssimarsi della Fine. Già sotto le vacanze natalizie le pagine che seguono la leggendaria 229 (Brevi di calcio. Per dire, ieri flash sulla Supercoppa del Tagikistan e sulle sanzioni previste per Kyle Walker, terzino del Manchester City, reo di aver organizzato un festino a luci rosse in casa sua nonostante la quarantena) erano out. Le pagine che informavano, quotidianamente e in rigoroso ordine alfabetico ci terrei a precisare, ogni notizia da Atalanta a Udinese (il Verona sta, correttamente, sotto la H di Hellas Verona) sono improvvisamente evaporate. Al loro posto, ancora oggi, un doloroso ed enigmatico “Servizio Attualmente Non Disponibile”. Ora, cercate di essere più precisi, cortesemente. Insomma, “Attualmente” davvero o mai più? Queste cose vorremmo saperle, che viviamo già appesi a un filo per colpa del. Coronavirus.
Era tutto lì, davanti ai nostri occhi. Non possiamo dir di no.
https://www.youtube.com/watch?v=-mnH9-SX2Tg
Backdoor riaprirà, si spera presto, e i vinili torneranno a girare
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