Backdoor Antivirus 38
Riuscite a dormire regolarmente?
Beati voi.
Sarà lo scarso movimento, forse il mondo che va in pezzi fuori dalla finestra, ma riposare serenamente è ormai una chimera.
Sveglie improvvise con gli occhi a palla (perché? cos’è successo?), incubi (ve li risparmio), ansia avviluppata al collo come una comoda sciarpa a scacchi. Insomma uno si trova in piedi, nel buio più totale in mezzo a casa sua, alle 4,37 di notte, e pensa una sola cosa, nitida e agghiacciante.
Cristo, è successo, sono ufficialmente diventato come quel tipo della pubblicità. Il piscione dai tratti nordici che si sveglia sempre nella notte con le scuse più assurde rivolte alla moglie. Ho sentito un rumore…La televisione era rimasta accesa… (e dillo che vai a orinare e falla finita una buona volta, checcazzo).
Comunque sei lì, dritto come un pioppo nel nulla immobile del tuo salotto. E allora? Leggi, ascolti qualcosa, pensi. Poi stramazzi verso le 7 e un’ora dopo tutto si mette in moto, ti alzi di nuovo e sei ridotto a una merda (calpestata) (da delle Timberland con il carrarmato come suola) (calzate da Cannavacciuolo). Dici “vabbè, almeno sono talmente stanco che mi trascino fino a sera e verso le 10 svengo nel letto e dormo come un orsetto di peluche”. E invece, implacabilmente, accade sempre il contrario.
Ci sarà qualcosa che condiziona il tutto?
Una notte ho sognato che ero accasciato su una sedia nel mezzo esatto di Piazza San Carlo, a Torino. Tentavo di dormire, disperatamente (grazie al cielo non indossavo ciabatte, ho controllato), ma a turni organizzati e precisi, degli sconosciuti si avvicinavano e mi scrollavano, impedendomi il sonno.
Tentare di dormire in sogno mentre non si riesce a dormire nella realtà mi pare una buona sfida interpretativa anche per Freud.
Come poteva esser successo? Il mattino dopo avevo la sveglia puntata alle 4,30 (spedizioni in negozio). Quello il motivo? Ansia da drin!!? Probabile.
Ma pochi giorni fa è andata peggio. Il sogno era questo: stavo pescando in un laghetto meraviglioso, tipo quelli americani, costellati di conifere. Calzavo in testa il mio cappello da caccia alle anatre ed ero rilassato. Silenzio, solo un po’ di vento e il leggero movimento dell’acqua. Poi all’improvviso, sulla mia barchetta, si materializzava Lucia Annunziata e scatenava uno stormire di uccelli, urla di grizzly, petardi. Mi rivolgeva domande intime e incalzanti, non attendeva nemmeno le mie risposte. Io cercavo di buttarmi nel lago, ma le acque erano piene di anguille enormi. E tutte, ma dico tutte, avevano il volto di Ignazio de Il Volo.
Mi sono svegliato urlando.
Perché una condanna simile? Me lo meritavo, forse?
Ho cercato motivazioni e indizi. Tutto quello che ho messo in piedi, come esile spiegazione, era che avevo visto dopo il telegiornale una promozione di un concerto de Il Volo in televisione. Quindi è quello che immagazzino, diciamo dalle otto di sera in poi, a condizionare i miei deliri? Non lo so, ma ora faccio attenzione.
Mi concentro e ascolto solo dream pop prima di raggiungere le coperte.
Già il nome dovrebbe aiutare, ma ovviamente ho sempre amato Beach House, Mazzy Star, M83, Chameleons, Galaxie 500 e, soprattutto i Cocteau Twins. Meravigliosi, adorabili. Una delle band migliori di tutti i tempi. Mi ripasso per la duecentesima volta la loro discografia e spero di crollare leggero dentro una delle loro canzoni. Almeno fino al mattino. Chissà.
https://www.youtube.com/watch?v=4Jvd6FxqYzE
questo Antivirus, dream, sciocco e pop, proprio per questo, è dedicato alla memoria di Mirko dei Camillas, cancellato ieri dalle nostre vite per colpa del Coronavirus. Aveva 46 anni. Ascoltate i suoi dischi, ricordatelo e sorridete.
Mirko lo sapeva, se hai fatto ridere qualcuno una volta, ti toccherà farlo per sempre. Addio, amico.
https://www.youtube.com/watch?v=5wSpwtBDGRI
Backdoor riaprirà, si spera presto, e i vinili torneranno a girare
ma se volete, siamo attivi per le spedizioni!
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