Backdoor Antivirus 39
Scoppia il “problema delle vacanze”.
Si faranno? Come? In spiaggia dentro a quelle specie di gabbie in plexiglass che ho visto proporre ieri?
Ognuno sogni o giudichi come crede. Legittima speranza o folle ossessione. A voi.
Backdoor, comunque, gioca d’anticipo e vi porta tutti al mare. Anzi, con precisione al mare negli anni 80. Perché? Bè, perché seppur tanto vituperato e coperto di accuse (quella tipica: “il decennio del disimpegno”, abitualmente proferito da gente che non ho mai visto impegnarsi nemmeno per i diritti dei propri figli) quello era un periodo in cui si viveva bene. Sarebbe arrivato il conto dopo? Mah, può darsi, però di sicuro mediamente eravamo allegri e, aiuto!, ottimisti. Quindi direi che di guai concreti, cinismo free for all, haters e bollettini che assicurano merda in arrivo, ne abbiamo a sufficienza. E allora “si va lì” e basta.
Gita sociale, dissidenti astenersi. Abbigliamento marino. Infradito ammesse, vale tutto. Liberi.
Partenza. Francia. Il video, prego.
https://www.youtube.com/watch?v=CstPu4ZSmvE
-il tipo coi baffi e i computer di quello in ufficio. Il desiderio incontenibile di andare in ferie (evidenziato dalla macchina portata all’autolavaggio posta in apertura. Segnale da dopoguerra tipico: macchina pulita, sono pronto, partiamo).
-sempre il tipo con i baffi e il fatto che indossi calze di spugna bianca e accappatoio, anche quando è sulla tazza (quella tazza).
-il servizio da tè in peltro degno di mia zia Olga abbandonato sulla battigia, simbolo di benessere e correlato disinteresse autorizzato dal lusso.
-la barca a vela, icona 80′s assoluta già duranduraniana. Tutti tifavamo per Azzurra, tutti.
-l’eleganza erotico borghese francese irrinunciabile issata a gonfalone dallo smoking bianco e dal continuo riempirsi di flute di champagne.
-ancora il tipo con i baffi, di bianco vestito in spiaggia, ma sempre con i calzettoni bianchi da “ora di ginnastica” in bella evidenza.
-l’improvvisa comparsa di un aliante (o bimotore?) sulla spiaggia, atteso con la stessa noncuranza con cui si saliva sul 72 sbarrato in Piazza Villari e utilizzato unicamente per arrivare in tempo e poter gustare su un tavolino lambito dalle onde (il servizio di peltro, nel frattempo, affoga) un cocktail stracolmo di frutta e colori da evidenziatori da cartoleria.
-il proto rap con evidente giro funk disco alla “Che idea” di Pino D’Angiò ancorato sotto.
-per un pubblico strettamente maschile: la protagonista, soprattutto nella panoramica a costume intero. Grazie.
-ancora e ancora il tipo con i baffi, che compare sul finale piazzato con cappello bianco visierato e orecchino (alla sua sinistra la new entry di uno con eleganza da gargagnano marsigliese e pettinatura da Internazionali d’Italia, tribuna centrale). Tutti ridono, nessun problema all’orizzonte.
Arrivo: Formentera. Il video, prego.
https://www.youtube.com/watch?v=-yXVufG5oV0
-il riff di chitarra di Chris Rea, simbolo imperiale del suono di Ibiza a venire. Classe e rilassatezza.
-la solitudine totale in spiaggia. Chimera assoluta in tempi di distanziamento sociale.
-per un pubblico strettamente maschile: la protagonista, soprattutto nella panoramica della doccia di schiena. Grazie.
-gli ammiccamenti in zona falò. Promessa di petting, here we go!
-il gabbiano. Fugace, ma atteso.
-la scena ricolma di metafisica pura, della palla rossa che cade sugli scalini bianchi, immersa nella luce d’agosto.
-i colori, nettissimi. E il calore, percepito.
Bene, speriamo abbiate gradito. E goduto.
Che, come diceva il Poeta “chi vuol esser lieto Chris Rea, che del doman non v’è certezza”.
E alè.
Backdoor riaprirà, si spera presto, e i vinili torneranno a girare
ma se volete, siamo attivi per le spedizioni!
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