Chiaramente la prima volta che li vidi, a metà degli anni 70, impazzii.
E non si trattava di un gruppo rock, ma dell’Olanda del “calcio totale”.
Sembravano una band glam, pettinati come gli Sweet, incontenibili in campo, basette alla Joe Cocker, correvano ovunque, come degli ossessi, barbe incolte, fidanzate in braccio, segnavano goal con mosse da Bruce Lee in giornata buona.
Non assomigliavano a nessuno e avevano look e nomi da rockstar. Davvero.
Forse Johnny Rep non lo era?
Il loro approccio al football era molto simile all’impatto che ebbero i Ramones prima su New York e poi sul mondo intero.
Johan Cruijff & The CBGB’s, tutti all’attacco, Gabba Gabba Goal
—https://www.youtube.com/watch?v=5BMjM1tJ2WA—
Ma io impazzi anche (lo so, capita un po’ troppo spesso) quando, nel 2015, ebbi tra le mani l’esordio degli A Minor Place, “Staying Home”. Mai visto un oggetto più bello in tutta la mia storia di discomaniaco. Mai.
Talmente magnifico da mettere in secondo piano la musica. Errore. Perché le canzoni degli A Minor Place (from Teramo) sono un raro bilanciamento di pop e caratura indie (nel senso che “sentono” esattamente come noi).
Una band preziosa, ancor più ora, che “riporta tutto a casa (nostra)” con una canzone esattamente su quell’Olanda.
Bellissima, eccola
—https://www.youtube.com/watch?v=1Yv069q-MFQ—
Lo so, siete già in estasi Sarah / Labrador.
Ecco l’autodefinzione degli A Minor Place.
“A Minor Place is an Italian band from Teramo that plays indie popular music. AMP is a beautiful woman and his white bearded husband. Around them a small community of musicians-friends swollen with love”.
Abbiamo chiesto direttamente al Marito Biancobarbuto di parlarci della canzone.
“L’Olanda. Le ragioni per cui ero così in fissa con quella squadra faccio fatica a ricordarle, sai? Per certi versi a quei tempi era fin troppo facile innamorarsi di loro, nulla di più banale, se ci pensi. Non era solo la squadra però…era proprio il Paese, il Nord, ad affascinarmi…tant’è che nel calderone c’entrano anche le immagini dei posti di Pippi Calzelunghe, che chissà perché immaginavo fosse ambientato in Olanda. E poi quel senso di libertà che c’era in Pippi e nella squadra. Che è poi una sensazione che – a costo di apparire nostalgico – era figlia di quei meravigliosi anni ’70. Al confronto, i giorni che stiamo vivendo sembrano il medioevo, altroché. Queste però sono considerazioni a posteriori. A pensarci bene si può ricondurre tutto al fatto che erano dei gran fighi. Quello e Pippi Calzelunghe. Ma la canzone non sarà nel disco nuovo. Che uscirà nei pressi di Natale. Un disco doppio con un lato di sole cover e un titolo da nerd del quale vado orgogliosissimo. Si chiamerà “It’ll end in Smile”, gioco di parole tra il disco dei This Mortal Coil e il disco perduto di Brian Wilson. Precisazione superflua peraltro per coloro che lo ascolteranno. Tutti, inevitabilmente nerd come e più di me. Uscirà anche questo – come gli altri - autoprodotto e pubblicato dalla nostra meravigliosa quanto fatua etichetta discografica LOST WITHOUT YOUR LOVE (numero di catalogo LWYLlp002). L’ho immaginato come un modo per raccontare quello che abbiamo fatto in questi anni, una sorta di album fotografico (fonografico?) da mostrare ai malcapitati si sono affezionati a noi. Diciamo che – data la mole – sarà probabilmente l’ultima iattura del 2020″.
Ovviamente siamo in disaccordo, anzi.
Un nuovo A Minor Place potrebbe essere una delle poche cose buone di questo anno disgraziato.
Abbiamo bisogno di un segnale forte. Di conferme e sicurezze.
Di sapere che Rinus Michel è dalla nostra parte.
A Minor Place live
Rinus
comprate A Minor Place e venite a chiacchierare dell’Olanda 1974 (e 1978)
da Backdoor
Support Your Local Store!
consultate il catalogo
http://www.backdoor.torino.it/sito/shopping_cart/index.php
scriveteci: backdoor.torino@libero.it
keep on rockin’ in a free (from virus) world