Backdoor Awards

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BACKDOOR AWARDS 2024

 

Ovvero i dischi “Backdoor”. Che non solo ci sono piaciuti, ma che appartengono al negozio in modo particolare e che hanno caratterizzato il 2024.(non sono in ordine di importanza, non è una vera classifica)

 

A Minor Place Songs Are Lying

(se esiste ancora un concetto di indie, musicale e “familiare”, abita dale parti di Teramo)

 

Linda Collins Choices

(indietronica con anima? Affascinanti, evocativi, malinconici. Un vanto di Torino)

 

Paolo Spaccamonti Nel Torbido/ Ifigenia/Oreste

(Il ragazzo meraviglia della chitarra, con una doppietta. Bravo quando è scuro e rumoroso, bravo quando è più lieve e ambient. Bravo sempre.)

 

Maverick Persona What Tomorrow?/ In The Name Of

(Il nuovo progetto di Amerigo Verardi. Due lavori che inglobano il meglio della musica: kraut, lounge, pop sofisticato, psichedelia..)

 

The Necks Bleed

(Un passo prima (o oltre?) il silenzio. Una band che, anche con i vecchi dischi, ha impattato il 2024)

 

Emahoy Tsege Mariam Gebru Souvenirs (aka “La Suora”)

(Il mistero della Suora Etiope. Voce e pianoforte, l’incanto quasi ambient del suo intreccio sonoro)

 

The Cat’s Miaow Songs ’94-’9/ Skipping Stones: The Cassette Years ’92-‘93

(La meravigliosa indie pop band di Melbourne. Canzoni che finiscono appena te ne innamori. Meritavano la Sarah records)

 

Jeff Parker ETA IVtet The Way Out Of Easy

(Il disco jazz dell’anno? Memore dei Tortoise e dell’aria

sempre avventurosa di Chicago)

 

Rafael Toral Spectral Evolution (aka “Il Merlo”)

(Andrea’s choiceCapolavoro di sound design del chitarrista portoghese dove la musica (come la intendiamo noi) scompare tra chitarre sperimentali home made e tappeti sonori che richiamano il mondo volatile).

 

Christopher Bear & Daniel Rossen Past Lives

(Maurizio’s choice: una colonna sonora che, come il film che impreziosisce, tesse sul rimpianto e la dolcezza )

 

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