Backdoor Antivirus 56
Postato ilBackdoor Antivirus 56
28 agosto 1995: la più grande etichetta di tutti i tempi compra uno spazio pubblicitario sulle due riviste musicali inglesi, il New Musical Express e il Melody Maker e lo intitola “Un giorno per distruggere le cose”. Contemporaneamente dà un party a bordo della Thekla, una nave sulla quale si tengono spettacoli, ancorata lungo le acque del porto di Bristol, e poi chiude per sempre.
È la Sarah Records.
Quello che ho fatto qui per quasi due mesi, ogni giorno, è stata la cosa più simile a un social che abbia mai sperimentato. Me ne accorgo soltanto ora. Anche se unidirezionale e poco esposto ai commenti, ci assomiglia. Soprattutto perché, inconsapevolmente, mi ha portato ora a parteggiare e a criticare. Esistono almeno tre Antivirus velenosi e catacombali che ho cassato poco prima di pubblicare. Sono diventato molto pessimista, ben più di quando ho iniziato. Il mondo là fuori mi spaventa, tanto vale ammetterlo. Mi accorgo sempre più di volerlo rifiutare, com’è tipico di uno che ha un pessimo rapporto con i compromessi. So bene cosa mi piace e se non posso averlo come sempre, preferisco ignorarlo del tutto.
Domani la vita riprende, contenti? Tutto risolto?
Ci divideremo su qualsiasi cosa. Gli isolazionisti medievali ad oltranza comodi nella loro tomba contro i cinquantenni che invocano su facebook diritti costituzionali perché in astinenza da aperitivo e mostra di sé nelle vie del centro. I tanto si muore di fame contro gli e allora preferisci crepare di virus. I vecchi che girano e se ne sbattono contro quelli che se ne sbattono dei vecchi. Mucchio selvaggio, tutti against tutti. E io non voglio sorprendermi qui a parteggiare per qualcuno agitando una claque, perché so che accadrà.
Posso dire però chi mi è piaciuto di più: gli adolescenti. Li avete sentiti lamentarsi molto? Eppure perdere due mesi (per ora) a quell’età è ben peggio che a 47 anni, per dire. Sono stato separate relazioni (e di nuovo, a quell’età…) magari appena iniziate e quindi spesso nella fase migliore. Hanno perso la scuola, che all’inizio è una gran fortuna, ma poi diventa un vuoto di amicizie e di riti di passaggio (esami di terza media, maturità). Stanno nelle loro camere e sbucano fuori per i pasti, è vero, ma voi alla loro età vi sareste comportati diversamente? Io no, probabilmente avrei tenuto i denti stretti seduto sul letto, continuando ad ascoltare Diaframma e Television. Ma alcuni hanno anche preparato torte e si sono sottoposti, loro malgrado, a turni di Monopoli o Scala 40, a rassegne nostalgiche giocate tra Ghostbusters e Totò. Hanno persino sorriso e gli è toccato vedere i loro genitori stare ben di più su social e telefono di quanto accadesse loro quando venivano presi a male parole esattamente per lo stesso motivo. Un sorriso per loro, meritavano di più. Soprattutto da questo Paese, dalla mia regione, dove gli errori sono stati enormi e scandalosi, tutti nascosti dietro alla professionalità, al sacrificio e alla gloriosa individualità del nostro personale medico. Al quale va un grazie vero e sincero, chiunque ne conosca uno, sa bene che cosa sta passando.
E quindi?
Quindi l’Antivirus finisce qui. Domani sarete tutti fuori, vi ha accompagnato senza interruzioni fino alla Ripartenza, iniziando con poco righe e una canzone suggerita e pian piano trasformandosi forse in qualcos’altro. Magari rileggerlo chissà quando servirà a ricordarci cosa siamo stati in questi giorni. Grazie ai tanti che mi hanno scritto, molti ogni giorno e con affetto e costanza. Paradossalmente, ho bisogno di stare un po’solo.
Ma sapete dove trovarmi
Rumore https://rumoremag.com/
Casabresi https://www.youtube.com/playlist?list=PLoXpLFHP0TJr9qLk_lCp7Np3nXnK2D62y),
ogni tanto anche qui, come in passato.
Backdoor riaprirà il 18 maggio, ma nel frattempo continuiamo a spedire e consigliare dischi di conforto, contattateci! Spero che ci incontreremo presto, nelle nostre scintillanti divise da beduini urbani. Le parole su ciò che ci appassiona dovranno attraversare la barriera delle mascherine, ma arriveranno. Un click e il piatto tornerà a girare, i vinili sono lì che ci aspettano.
Oggi è un buon giorno per distruggere le cose.
Buona fortuna a tutti.
Maurizio Blatto
https://www.youtube.com/watch?v=8AHCfZTRGiI
Backdoor Antivirus 55
Postato ilBackdoor Antivirus 55
Bene, direi che dopodomani c’è il Liberi Tutti By Popular Demand, quindi è ora di fare qualche consuntivo.
Cosa ci è piaciuto di più delle cose che ci hanno sorretto? Intendo dischi, libri, visioni.
Giusto pensarci e pagare tributo. In fondo sono tra le parti migliori della nostra vita.
Ecco la mia classifica.
Letture
I suoi scritti, raccolti su La Stampa, a proposito degli argomenti più disparati. Infanzia, film, sul credere o non credere in Dio, sulle pulizie di casa. A proposito della vecchiaia, meraviglioso. Mi sono staccato a fatica da queste pagine, dalla loro intensità inarrivabile mascherata dietro apparente svagatezza.
Racconti (arte sopraffina e trascurata, in Italia) che dipingono una visione unica.
Con momenti di “abbandono” costante.
Sono un “simenoniano” tardivo. Ma vagheggio quotidianamente di ritirarmi da tutto e fare soltanto più due cose,
ascoltare Miles Davis e leggere Simenon.
Visioni
Tre Serie. Una migliore dell’altra.
Forse con un unico comune denominatore: le cose non vanno bene.
No.
Ascolti
“A Short Illness From Which He Never Recovered”
l’atto di addio di una grandissima etichetta. Post Ambient, ma anche sprazzi acustici.
Blackest Ever Black
The Saxophones “Eternity Bay”
Tutto è dolce, lontano, e misurato
Chet Baker “Chet”
La purezza, un soffio prima della dannazione
https://www.youtube.com/watch?v=m4PMY-J9oQU
Backdoor riaprirà, si spera presto (il 18 maggio, pare), e i vinili torneranno a girare
ma se volete, siamo attivi per le spedizioni!
Keep On Rockin’ In A Free (from virus) World
Backdoor Antivirus 54
Postato ilBackdoor Antivirus 54
“senza Tony Allen, non ci sarebbe l’afrobeat”
addio a Tony Allen
Backdoor riaprirà, si spera presto (il 18 maggio, pare), e i vinili torneranno a girare
ma se volete, siamo attivi per le spedizioni!
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Backdoor Antivirus 53
Postato ilBackdoor Antivirus 53
Pongo due riflessioni, alè.
La prima: guidare, di questi tempi.
Vi è capitato di prendere la macchina ultimamente? Il traffico è molto rallentato, ma il pericolo meno.
Chi si muove immagina di girare allegramente in un videogioco, sorride beato, non mette la freccia, si ferma all’improvviso. Pensa a godersi l’assenza di code e ingorghi e quindi svolazza pericolosamente. Per non dire di uno che l’altro giorno sembrava procedere a un’andatura da ubriaco totale, a zig zag. Quando si è fermato di traverso al semaforo, mi sono timidamente avvicinato (a piedi). In pratica aveva la mascherina issata sugli occhi, con il bordo superiore aderente alle sopracciglia. Un eccesso di cautela destinato a diventare una minaccia automobilistica. Vi prego, fate attenzione.
La seconda: calcio?
Insomma, la mia domanda è questa: davvero avete capito che, incredibilmente, il calcio vi ha ha rotto le palle?
Dopo anni di partite ogni sera della settimana, parole vuote su qualsiasi aspetto del campionato e calciomercato 24 ore su 24, mi aspettavo che i malati di pallone iniziassero a sfregare le unghie sui muri, con la bava alla bocca. Invece? Tutto sommato, un educato silenzio. Vi siete sottoposti al “tacchino freddo”? Astinenza dolorosa per qualche giorno e poi ascetica indifferenza?
https://www.youtube.com/watch?v=2C6ThAaxrWw
Backdoor riaprirà, si spera presto (il 18 maggio, pare), e i vinili torneranno a girare
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Backdoor Antivirus 52
Postato ilBackdoor Antivirus 52
Mi è tornato in mente sabato, mentre timidamente facevo due passi intorno a casa mia.
“Cosa c’è dietro l’angolo?”.
Una domanda che Maurizio Costanzo faceva a tutti suoi ospiti nel talk show “Bontà Loro”. Memorie di metà anni ’70.
Il quesito torna di moda. Perché è bene chiedersi che cosa ci aspetti esattamente là dietro.
E non parlo soltanto metaforicamente (su quello ho le mie previsioni, e sono pessime).
Insomma e se sbucasse uno senza mascherina che tossisce?
Oppure qualcuno anche bardato da protocollo di sicurezza, ma incerto nell’orientamento che poi mi sbatte contro?
E se va a finire che ci tocchiamo?
Potrebbe anche esserci uno che conosco e con il quale non ho voglia di parlare, no?
Che poi mi giudica se sto troppo lontano e mi giudica se sto troppo vicino.
Che mi vede con questa capigliatura mezzo da Beethoven impazzito e mezzo pappagallo punk (e mi giudica).
E se becco un vigile? Faccio l’insurrezionalista o il cacasotto?
E se salta fuori proprio Maurizio Costanzo? Come la mettiamo? Chi la fa la domanda?
Quindi è meglio allargarsi come se si prendesse vento e affrontare gli angoli con cautela e distanza da parentesona rotonda.
Sì, conviene.
Perché, come diceva Tricky, “Hell Is Round The Corner”. Sicuro.
Dite che non sono ancora pronto per la ripresa?
https://www.youtube.com/watch?v=E3R_3h6zQEs
Backdoor riaprirà, si spera presto (il 18 maggio, pare), e i vinili torneranno a girare
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Backdoor Antivirus 51
Postato ilDuole essere così poco raffinati e persino vagamente qualunquisti, però ragazzi davvero.
Qui non si capisce veramente un cazzo.
Voglio dire, ce l’avete un copione? Uno straccio di idea tenuta stretta sin dall’inizio? Qualcosa che assomigli a un programma, a una linea perseguita con coerenza?
Sapete cosa fare?
Perché noi, francamente, non molto.
Fosse mai successo che uno dicesse una cosa del tipo:
State male (cioè febbre, perdita del gusto, difficoltà di respirazione)?
Allora fate questo (chiamate il medico di base / ospedale)
e succederà questo (veniamo a farvi il tampone, il risultato arriverà, vi diremo, sarete ricoverati).
e sopratutto, fare in modo che poi accada davvero.
Negligenza, incapacità, parole vuote. Oppure tutto affidato alle virtù dei singoli medici, le Regioni per sè e, come sempre, Dio contro tutti.
Qui stiamo a discutere se uno che ha la casa al lago (ma per chi ci avete preso, per George Clooney?) può farsi un tuffetto in santa pace e non abbiamo la minima idea sul fatto che ci sia o meno una rete di sicurezza generale per tutti noi. Perché la fuori, il Virus mi pare sempre lo stesso. O sbaglio? Te lo becchi e forse crepi, ma invece ci domandiamo se sia una buona opzione andare a trovare i cugini di sesto grado a Strambino per farsi una bella sgambata, finalmente.
Parlateci di medicina e Stato, non di precetti da quiz.
Vi ha sfiorato il dubbio che nel resto del mondo (USA esclusi, gli altri grandi cialtroni allo sbando, come sempre durante le calamità) stiano dando un’impressione di maggiore capacità? Di “visione”?
Le conferenze sembrano prediche di curati in villeggiatura e a me interesserebbe sapere qualcosa di più sui tamponi piuttosto che sulle omelie.
E poi, ma chi ve li scrive i testi? Un poeta di instagram? Pensate davvero di dare un’impressione di risolutezza? Non vi ha sfiorato il dubbio di assomigliare a quelli che vanno spinti sul palco con un calcio in culo (“Cristo, vai fuori, dì qualcosa, qualsiasi cosa, che la sala è piena”).
Ma vi riguardate? E sopratutto, vi rileggete?
Le librerie che riaprono, i congiunti (??) da visitare, l’asporto sì, le seconde case, la concezione sportiva del tutto, il senso d’amore e di amore. Ma sul serio?
Vi siete fatti due domande su questa cosa delle “relazioni stabili”?
E l’app allora? (“Cazzo, è vero, quella l’abbiamo saltata”). C’mon…
Chi vi correggeva i temi al liceo, il Gabibbo? Che razza di letture vi hanno formato? Guardate che c’è gente che le parole le sa usare. Bastava anche solo chiedere a Paolo Pagliaro, quello che fa “il punto” dalla Gruber. Per dirne uno che sa spiegare un concetto bene, in modo chiaro. Pulito. Senza scomodare Aristotele o Kurt Vonnegut con una ouija board. Bastava una telefonata al numero giusto.
So che è difficile, però dai. Se non sulle misure, almeno sulla calibratura dello show direi che possiamo essere d’accordo: pessimo, quantomeno.
Non voglio ricordare il testo della Regina Elisabetta, ma non so, Ministra Azzolina, Lei l’ha visto Macron parlare della scuola?
Avete idea di com’è andata da noi? Tutto arruffato, ripetuto. Certi aggettivi ridondanti che tornavano indietro. “Vetusto”.
Quella sensazione di improvvisare, di vivere alla giornata, del buona la prima alè (tutti concetti che spero vengano spazzati via definitivamente quando torneremo umani).
L’idea che fino a un minuto prima di andare in onda ripassassero l’ordine delle battute, come dei guitti nei teatri parrocchiali.
Questa sciocchezza di “ci giudicherà la Storia”. Sbagliato. Purtroppo tocca giudicarvi ora.
Fa innervosire. Ma soprattutto tristezza.
Sappiatelo.
(e per spiegare ancora meglio il concetto, vogliate gradire il video del giorno, cortesemente suggerito nientemeno che da Paolo Spaccamonti)
https://www.youtube.com/watch?v=yBQy_S_k-qg
Backdoor riaprirà, si spera presto (il 18 maggio, pare), e i vinili torneranno a girare
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Backdoor Antivirus 50
Postato ilBackdoor Antivirus 50
Quindi?
Dunque,
La Filarmonica della Val Bernazza eseguirà alle ore 14,00, in diretta dal Palamungitura, una selezione di arie del compositore locale Guidoanselmo Belgioiso con la straordinaria partecipazione del soprano Marisa Di Roccaverana.
Intorno alle 15,30 su Rai Educational ci sarà la Compagnia del Barattolo Scoiattolo che insegnerà in diretta a truccare i bimbi da Tapiro dalla Gualdrappa con colori ecologici e idrosostenibili. Poco dopo, sempre sullo stesso canale, il Dopolavoro dei Fabbri Fabbricatori elaborerà in modalità webinair un tutorial per la manutenzione delle zip nelle giacche a vento.
Alle 16,07 esatte, La Compagnia di Danza “Mo-Vi-Mento-Asburgico” metterà a disposizione sulla sua pagina Facebook alcune selezioni video tratte dall’opera “Espressione Corporea di Tratti Interrotti Spezzati e con i Cerotti”, pluripremiata piece di danza moderna basata sulla frapposizione tibiale di non apparenza tra visioni e distorsioni. Si avvisa che saranno assenti, per rispetto verso la salute dei traduttori, i sottotitoli utili alla comprensione dell’evento.
Ore 16,40: sulla sua pagina Instagram, il poeta Erminio della Fagiolaia reciterà alcuni versi tratti da “Sudò, e allor intinsi lo pede nel rio” della poetessa Agata Rosa Canina. Lo accompagnerà il flautista Pietro Tall.
Sul sito dell’Associazione La Puzzola che non Puzza, alle 17 in punto, sarà possibile fare merenda tutti insieme con lo chef Magna Greta che ci introdurrà al corretto imburramento della fetta biscottata nell’era moderna. Animerà l’intervento il simpatico pupazzo Glice Mia. Pazze risate assicurate per tutti.
Ricordiamo inoltre che, per tutto il corso della giornata, sarà possibile seguire su Radio Rai 3 una maratona sull’analisi della diaristica vescovile svizzera nello iato analitico compreso tra il 1276 e il 1277 (non oltre settembre). Intervalleranno gli interventi alcune selezioni di musica da camera bulgara con particolare attenzione all’utilizzo della viola da gamba.
Alle ore 20:57, come da abitudine, scoccherà l’ora di “Ascolta, si fa sera” rubrica religiosa radiofonica di Radio Rai, a cura del GR, ma oggi, in maniera del tutto imprevista, la consueta sigla, apertura della cantata “Alles, was ihr tut mit Worten oder mit Werken (BuxWV 4)” di Dietrich Buxtehude, sarà proposta nella versione remixata da un gruppo di artisti anonimi scelti appositamente all’interno della Warp records.
Alle ore 21:00 segnaliamo, in streaming gratuito offerto dalla Compagnia Teatrale “Tendoni Senza Freni”, l’operetta “Leva quella man da qui, maialon”, sommo esempio di cafè chantant birichino.
A seguire, Cineforum curato dalla Cineteca “Smaila Smile Calà Calì” aperto a interventi on line del pubblico sul tema “Jimmy Il Fenomeno: Fenomeno o fenomeno?”.
Alle 23:59, curato dalla Sezione Cultura (di che? non si sa), il cortometraggio “Cambogia: analisi di uno stravolgimento ferroviario evitabile”.
Per i superstiti, seduta di ipnosi propedeutica al sonno marmoreo con la riproposizione ad libitum dello spettacolo “A me gli occhi” di Gigi Proietti.
Quindi?
Bè, direi che è andata come sempre: abbiamo passato il nostro tempo a informarci su quello che potremmo fare per passare il nostro tempo.
Perfetto.
A domani.
https://www.youtube.com/watch?v=i_FXzl2Webg
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Backdoor Antivirus 49
Postato ilBackdoor Antivirus 49
Com’è ovvio che sia, iniziano ad affiorare segnali non trascurabili di insofferenza.
Ci apprestiamo a una settimana complicata, forse l’ultima di vero lockdown (???), e toccherà attraversarla a denti stretti, mantenendo la rotta e facendo un bel respiro.
Ma qualcuno, non ce la fa più.
In piazza Barcellona, la piazza antistante Backdoor, direi che la Fase 2 è iniziata da tempo. Io arrivo in negozio a orari da Bela Lugosi, nel deserto urbano più assoluto, ma quando ficco timidamente la testa fuori dalla serranda, vedo una miriade di persone che deambulano smarrite e con movimento ondulatorio, spesso senza mascherina e con lo sguardo vitreo. Poveri loro, senza dubbio, ma a qualcuno la faccenda non deve essere andata giù e, da un anonimo balcone, è stata sollevata qualche giorno fa una velata critica. Si è udito nettamente un “Tornate a casa, zombie del cazzo!!!”. Io l’ho interpretato come un moto di dissenso, ma non vorrei sbagliarmi. In ogni caso i destinatari dell’invito se ne sono fatte beffe e hanno continuato imperterriti a sobbalzare mestamente, in ciabatte, sedano e rotoloni di carta igienica.
Difficile tenere i nervi saldi, pensare al bene comune. Sono le esplosioni improvvise a far paura.
Venerdì sono andato a fare la spesa. Nel consueto balletto delle corsie “prego, venga lei-si immagini-prendo solo i carciofini sott’olio-ci mancherebbe- (ma magari levati dalle palle appena puoi)” ho sentito un brusio nell’area del banco gastronomia. Lesto come una donnola, sono sgusciato a lato della muraglia delle fette biscottate per buttare un orecchio. “Eh no, mi scusi, qui avete soltanto il Fontal e io volevo la Fontina d’Aosta. Capirà che non è la stessa cosa. No, non lo è davvero. Io vengo qui con una cosa in mente e ne trovo un’altra. Lo guardi (eleva il tocco di formaggio ad altezza occhi). Questo è Fontal! Spero sia d’accordo anche lei. Fontal, è un maledetto Fontal”. E poi, innervosito dal silenzio esausto dell’addetta al banco, il tipo (faccia da uno che se avesse avuto cinquant’anni in più sarebbe stato un dirigente FIAT) ha guardato una disgraziata che aspettava in coda e le ha detto “La vuole lei ‘sta merda?” e ha tirato il povero Fontal nella fossa comune dei formaggi in offerta. Avrei voluto dirgli “Senta buonuomo, la faccia finita, che io non ho trovato i Tuc e nemmeno i Ritz. Qui tutti abbiamo i nostri problemi, ma non è il caso di farne un comizio”, ma poi ho capito che cercava solo la rissa, era uno con la data di scadenza molto più vicina di quella del meschino Fontal.
Ho soprasseduto. Sono tornato a casa e mi sono bevuto il mio caffè della giornata affacciato alla finestra, sotto la quale, molto più in basso, è passato uno che che scandiva sulle note di “Yellow Submarine” la seguente filastrocca “Andrà bene, andrà bene, andrà bene un bel cazzo”, pausa di tre secondi e poi ”Andrà bene, andrà bene, andrà bene un bel cazzo”. E avanti così, fino a quando non è scomparso dalla visuale e dalle orecchie del circondario.
Insomma è difficile, ma fatevi un esame di coscienza, provateci.
Le scelte musicali di oggi, mai così azzeccate, sono offerte da Andrea Pomini, amico e collega di Rumore, uno dei pochi al mondo in grado di distinguere un brano di Fela Kuti da un altro, nonché autore dei migliori spaghetti di zucchine dell’intero pianeta.
e anche
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Backdoor Antivirus 48
Postato ilBackdoor Antivirus 48
Quando andavo alle scuole elementari, la maestra mi dava sempre e irrevocabilmente da leggere dei libri sulla vita dei partigiani. Edizioni per ragazzi. Non è che mi appassionassero molto, mi sembravano troppo simili alle vite dei santi, che mi piacevano ancor di meno. Passavo buona parte delle mie giornate in camera, da solo, a giocare a Subbuteo, ascoltando il doppio rosso dei Beatles. Quelle canzoni le adoravo, ma i Beatles, umanamente, non riuscivo a inquadrarli. Voglio dire, sentivo anche un sacco di disco music, ma mentre Donna Summer e Cerrone, vagamente, ce la facevo a collocarli, i Beatles mi sembravano ultraterreni.
Crescendo, ho iniziato a capire sia i Beatles che i partigiani.
I Beatles avevano scritto quelle canzoni meravigliose, ma era anche gente che si incazzava e aveva delle paure. Litigavano fra di loro, sentivano la mancanza delle madri, magari si annoiavano. Quando lo compresi, li sentii immediatamente più vicini. Presi le loro figurine e le infilai nel mondo, insieme a tutti noi. Quindi comprai anche il doppio blu e li amai con più forza.
Per i partigiani non fu troppo differente. Iniziai ad avvicinarmi alla loro età e li pensai così, gente che abbandonava i propri vinili di Siouxsie e Joy Division per andare a ghiacciarsi le vene sulle montagne dove io passavo le vacanze, che pensava che non avrebbe mai più letto Carver o riso con John Belushi quando passava attraverso i controlli lungo le strade. Ragazze e ragazzi che mettevano in conto di morire. Li pensai mezzi ubriachi nella notte, con i fucili, che pogavano cantando, con i vestiti stracciati e l’insolenza punk, immaginai che pedalassero forte in bici per scacciare le paure. Avvicinandoli, li pensai “kids”, orgogliosi e magari felici. Lessi altri libri su di loro e iniziai a volergli bene.
Quindi, direi di finirla con questa faccenda che ci sono molti tipi di liberazioni e sulle opportunità dei giorni disponibili nel calendario.
Perché è bene che il 25 aprile rimanga per sempre quello che è.
La liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista
https://www.youtube.com/watch?v=Ga0Z41hfl8w
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